“ARTE E TEOLOGIA DEI BENI CULTURALI”: ARRIVATO IL PATROCINIO DELLA REGIONE CAMPANIA Prospettiva terr
- ernesto genoni
- 22 set 2015
- Tempo di lettura: 2 min
NAPOLI - In tempi di crisi la riscoperta dei valori e delle risorse artistiche e spirituali in senso ampio della propria terra, e in particolare della propria diocesi, in vista di uno sviluppo umano e sociale oltre che religioso, e di una connessa promozione turistica, può essere una nuova chance per le giovani generazioni, così frustrate di fronte alle odierne e quanto mai esigue possibilità lavorative.
Ciò comporta tuttavia, da parte di coloro che intendono occuparsi di tale particolare impegno culturale ed ecclesiale, l’acquisizione di specifiche e riconosciute competenze. Nell’anno accademico 2015-2016 la Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia prosegue nel suo percorso formativo inerente al dialogo tra teologia e beni culturali, focalizzando in particolare, anche in chiave pratica e operativa, il rapporto col territorio.
“Siamo contenti – in una nota della scuola - di darvi notizia che anche la Regione Campania ha dato il suo patrocinio alla nostra Scuola. E’ un passo importante e significativo, soprattutto se si considerano i recenti incontri tra la Chiesa Campana e il Presidente della Regione De Luca, che sembrano preludere in prospettiva ad un riconoscimento degli operatori del turismo religioso. Frattanto si stanno mettendo a punto i programmi dei due indirizzi (Parchi culturali ecclesiali e Turismo religioso) che come sapete quest’anno sono promossi dalla Scuola in stretta collaborazione con il Servizio Nazionale CEI per la pastorale del turismo. I docenti più significativi verranno appunto indicati dalla CEI e riguarderanno la teoria e soprattutto la pratica del turismo all’interno delle diocesi.”
Si annunciano dunque novità molto interessanti. A cui si affiancano le risposte a vecchie richieste degli allievi a cui abbiamo dato giusta considerazione. Abbiamo infatti destinato molte ore alla lettura e alla comprensione delle opere d’arte, con interventi in aula e visite.”
Come conoscere, valorizzare, promuovere spiritualmente e artisticamente, ma anche sul piano organizzativo ed economico, turistico e culturale, i beni della propria terra e in particolare della propria diocesi? Quali strategie, quali competenze occorre acquisire e quali percorsi operativi intraprendere?
“È questo – si chiarisce nella nota -l’obiettivo della Scuola, articolata in incontri bisettimanali, della durata complessiva di 110 ore di lezione, sviluppata in corsi fondamentali, moduli tematici, e altresì tavole rotonde, incontri con protagonisti, dibattiti e visite guidate, riguarderà nella prima parte del percorso di studi specifici approfondimenti di carattere generale della Teologia dell’arte e dell’architettura e mirate introduzioni all’Ecclesiologia, all’Archeologia cristiana, alla Storia del cristianesimo, all’Iconografia cristiana, all’estetica, alla storia e fruizione delle Arti visive, della musica sacra e delle arti in genere. Riguarderà, invece, nella seconda parte, gli aspetti teorici e pratici della conoscenza, promozione, gestione dei beni culturali del proprio territorio.”
L’intento è quello di indicare le professionalità, le strategie, i modelli teorici e pratici, di indicare gli strumenti e le sinergie utili per la valorizzazione artistica, turistica, culturale e religiosa del territorio d’origine, spesso, paradossalmente, trascurato proprio da chi vi abita e che può interessare: guide, promotori culturali, politici, studiosi in genere, e altresì associazioni, agenzie, enti di sviluppo, etc.
All’interno del percorso di studi sarà inoltre possibile scegliere due indirizzi specialistici di perfezionamento: a) progettare il turismo religioso; b) progettare un parco ecclesiale culturale.
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