BeniMonumentali / Felicori: “Offriamo a Caserta più "treni" con Napoli.”
- Ernesto Genoni - articolo visto 2571 volte
- 31 ott 2015
- Tempo di lettura: 2 min

Mauro Felicori, il nuovo direttore della Reggia di Caserta ha un contratto che gli dura per quattro anni, poi il rinnovo. E già pensa come un casertano verace. Intento come è a garantire le sorti di Caserta e del monumento vanvitelliano. Felicori ha già in mente tutto quanto. Un progetto semplice ma chiaro. Il manager emiliano, sa dell’importanza dell’autonomia dei beni architettonici e museali. Per quanto riguarda i dipendenti, che dovrebbero essere in numero maggiore, quelli restano sempre a carico del ministero. Per tutte le altre attività invece si dovrà contare su richiesta di fondi, e fund raising, o sponsor eccellenti.
Felicori guarda alle cose semplici ma di grande efficacia. Per esempio non è impossibile, ne oneroso, ampliare i collegamenti ferroviari con Napoli. Istituendo nuovi orari. I turisti potrebbero soggiornare a Caserta, più tranquilla e meno cara, visitare la Reggia e le bellezze casertane attraverso i suoi itinerari, e magari la sera andare al San Carlo o allo stadio San Paolo e poi tranquillamente ritornare in albergo. E’ solo uno, questo, dei tanti minimi accorgimenti. Oggi i turisti arrivano facilmente con il treno. Lui che è emiliano dice: da Bologna ci vogliono appena 3 ore e mezzo con i nuovi treni.
Ma un punto diventa di principale attenzione oggi. Quello della corretta utilizzazione dei fondi europei che da oggi, come è emerso anche dalla tavola rotonda tenutasi alla “Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico”, devono guardare maggiormente ad un sistema integrato di sviluppo e alle infrattstrutture recettive.
Infatti, - così Serena Angioli - emerge ora la necessità di “…utilizzare le risorse europee non solo per recuperare i Beni Archeologici, ma per supportare un sistema integrato di sviluppo capace di far anche arrivare i turisti (Trasporti) e farli permanere sul territorio (strutture ricettive). Un’azione sistemica che necessita di una regia sincronica capace di coinvolgere, istituzioni, giovani e mondo imprenditoriale.”
I Beni e le Attività Culturali nei Fondi Comunitari e nel Piano di Azione Coesione 2014-2020 sono stati protagonisti ancora una volta di un tavolo di discussione, tenutosi nel Museo Archeologico di Paestum, nell’ambito delle attività della XIV edizione della “Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico” in corso nell’area archeologica di Paestum sino al 1 novembre 2015.
I fondi europei, dunque, non solo utilizzati per il recupero delle opere d’arti. Questa è la sfida che lancia Serena Angioli, Assessore ai Fondi Europei, alle Politiche Giovanili, alla Cooperazione Europea ed al bacino Euro-Mediterraneo della Regione Campania e Francesco Caruso, Consigliere ai Rapporti Internazionali e all’Unesco del Presidente della Giunta Regionale della Campania. Presente all’incontro il Direttore Generale per le Politiche Sociali, le Politiche Culturali, le Pari Opportunità e il Tempo Libero della Regione Campania, Rosanna Romano.
Al tavolo di discussione anche Pasquale Granata, direttore dell’ANCI Campania. Poi il momento della condivisione delle esperienze e delle buone prassi. A portare il contributo alla discussione , Giuseppe Canfora, Presidente della Provincia di Salerno, Adele Campanelli, Soprintendente Archeologia Campania, Domenico De Masi, Presidente della Fondazione Ravello e Don Antonio Loffredo, Direttore Catacombe San Gennaro di Napoli.
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