QUADRI/ Mario Comensoli - "Lei balla fino all’alba al "Zigzagar".
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- 31 ott 2015
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“Striptease” 1962 - Olio su masonite 100x150 cm - di Mario Comensoli - Mario Comensoli (Lugano, 15 aprile 1922 – Zurigo, 2 giugno 1993) è stato un pittore svizzero.E’considerato un grande esponente svizzero del realismo pittorico. Figlio di un operaio anarchico originario di Calice al Cornoviglio (Massa Carrara) emigrato in Svizzera all'inizio del secolo scorso e di una sarta luganese, Enrichetta Isella, morta pochi mesi dopo averlo messo alla luce, Mario Comensoli venne allevato da due umili sorelle romagnole che l’avevano prelevato da un orfanotrofio e che facevano le pulizie presso le famiglie benestanti luganesi. Le prime esperienze nel quartiere proletario di Molino Nuovo hanno marcato profondamente la sua sensibilità creando il substrato di una pittura permeata di uno spirito umanistico e rivolta soprattutto agli emarginati. I temi della sua narrazione hanno infatti sempre radici nella realtà sociale. Dopo una fase di apprendimento a Parigi negli anni dell'immediato dopoguerra caratterizzata da una ricerca nel solco del postcubismo e dove conosce Mirò, i fratelli Giacometti, Borès e Poliakoff, Comensoli si trasferisce definitivamente a Zurigo con la moglie Hélène Frei. Qui espone le sue tele parigine in una mostra comprendente anche alcune sculture che il museo Helmhaus dedica al giovane artista. Importante sul piano formale, la prima fase creativa lascia però presto il posto a una nuova pittura attenta alla realtà e alle vicende umane.
Parole e immagini
lei balla fino all’alba al “Zigzagar” - gioia dell’uomo solo in viaggio di lavoro - l’alcoolonello è sempre in prima fila - forse sarà per via di qualche diottria - é grasso e muore d’inattività Lei non si spoglia più con fantasia - come faceva un tempo quando ha cominciato - l’uomo di stato ha gli occhiali scuri - e si è fumato già mezza tabaccheria …. mostrarsi alle dentiere e ai decolleté - non era esattamente ciò che lei sognava l’intellettuale ha inaugurato i baffi - e trova pure il modo di dire che - il nudo è sempre un’arte di per sé. - (da “Striptease” di Claudio Baglioni) “Striptease” 1962 Olio su masonite 100x150 cm Proprietà privata
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