Psicoterapia/ Sipi: Una riabilitazione psichica dal volto umano per tutti.
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- 27 nov 2015
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Il convegno di S. Maria Capua Vetere è il primo degli appuntamenti del tour che ci sarà in ogni provincia campana, e che si concluderà con un congresso nazionale dal titolo “La psicosi, da pericolo a opportunità” che si terrà a Napoli nel novembre dell’anno prossimo. L’obiettivo è sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sul tema delle malattia mentale, sui diritti dei pazienti e dei loro familiari.
A Santa Maria Capua Vetere si discuterà, sabato 28 e domenica 29 novembre, di un modello che integri l’approccio farmacologico con la psicoterapia e l’inclusione sociale. La conferenza si terrà nella Casa Albergo Gaetano Saraceni in via don Donato Giannotti, sul tema “Dalla Disperazione alla speranza”, ed è organizzato dalla Sipi, la Società Italiana di Psicoterapia Integrata, dalla cooperativa “Integrazioni”, dall’ Isps (The international society for psychological and social approaches to psychosis) e da “Liberamente” l’ associazione dei familiari dei pazienti psichiatrici.
“Con cure adeguate – spiega Giovanni Ariano, presidente della Sipi e della Cooperativa Sociale “Integrazioni – è possibile guarire dalla malattia mentale, ma per il bene del malato e per favorire la ricerca scientifica, è necessaria una legge che regolamenti una rete di servizi che rappresenti i diversi modelli di cura, dando la possibilità ai pazienti e alle loro famiglie di godere degli stessi diritti riservati a ogni cittadino nella scelta del metodo, del luogo e del medico con cui curarsi”.
Nell’anno giubilare, a Roma il 2 Dicembre, Papa Francesco benedirà un cero che poi donerà alla Sipi, che porterà nei luoghi dei convegni, in segno di speranza per le famiglie e per i pazienti. La Sipi e la cooperativa Integrazioni e l’associazione Liberamente, prenderanno parte al giubileo dei disabili che si terrà, in dicembre, nel Duomo di Napoli alla presenza del cardinale Sepe.
Questo i punti fondamentali della Sipi
per cercare di comprendere e curare la malattia mentale.
“Non c’è famiglia nel nostro Paese che non sia toccata direttamente o indirettamente dalla malattia mentale. Non si nasce matti, lo si diventa per la convergenza di fattori psicologici, sociali e biologici. Dalla malattia mentale si può guarire se si intraprende la cura adeguata. In medicina sta diventando di senso comune la scelta del modello di cura; in salute mentale deve diventare un dovere. La saggezza del pazienta deve essere rispettata e tutelata. I tecnici e gli esperti delle commissioni per la Salute Mentale vanno individuati non solo nell’area medica, ma anche in quella psicologica e sociale. È necessaria una legge che regolamenti un sistema a rete di servizi pubblici, che rappresentino i diversi modelli di cura per il bene del malato e lo sviluppo scientifico. I malati e le loro famiglie devono godere degli stessi diritti riservati a ogni cittadino nella scelta del metodo di cura, del luogo, del medico. Bisogna ridare dignità, sostegno e orientamento al medico di famiglia nella cura del malato mentale. È indispensabile una psicoriabilitazione dal volto umano per tutti.”
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