CittàSottoLaCittà/ All'Arena di Spartaco il gladiatore Mario Ranno
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- 15 dic 2015
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Santa Maria C.V. - Tutte le previsioni hanno garantito il sold-out, in italiano un "tutto esaurito", per il concerto di Mario Ranno nell'arena di Spartaco, il gladiatore invincibile. Mario Ranno è, per chi non lo sapesse ancora, il nome di battesimo del 44enne artista siciliano in arte Mario Biondi, da anni residente a Parma, molto atteso dai suoi fan affezionati provenienti da ogni parte della regione e tanta curiosità per quelli che lo vedranno sul palco per la prima volta.
Mario Biondi il secondo artista ad esibirsi (il 16 Dicembre) nell’Arena di Spartaco nell’ambito della kermesse "La Città sotto La Città", allestita a Santa Maria Capua Vetere. Cantante e compositore italiano, dal 2003 rappresenta una delle nuove sonorità nazionali legate al mondo del soul e del jazz, ammiccanti al pop d’autore, quello suonato con energia e accuratezza.
Mario Biondi deve il suo nome d’arte a quello del padre, Stefano Ranno in arte Stefano Biondi, anch’egli cantante siciliano molto noto nell’isola soprattutto per la celebre “Tu malatia”, scritta per la sua Catania e diventata vero e proprio inno della città sicula. Molti asseriscono che il timbro di Biondi jr è stato spesso accostato a quello dei grandi della musica soul, come il celebre Barry White, ma tra i suoi ispiratori ci sono senza dubbio anche Isaac Hayes, Al Jarreau e Lou Rawls. E’ suo padre, il responsabile della sua precoce passione per la musica. Già a dodici anni infatti, il piccolo Mario, allora non ancora Biondi, si fa conoscere come corista nelle chiese non solo di Catania, girando al seguito del padre e delle piccole orchestre come una delle voci più promettenti di Sicilia.
Sempre intorno a quegli anni, non ancora adolescente, arriva anche la sua prima esibizione dal vivo, in quel di Giarre, in piazza, davanti a migliaia di persone. Scopre, con il passar del tempo, entrando sempre di più nella sua maturità musicale, anche altri protagonisti della black music e forgia il suo stile ad immagine e somiglianza dei grandi cantanti neri d'oltreoceano, imparando l'inglese e cominciando a farne la sua vera e propria lingua d'arte. La vera e propria svolta creativa avviene nel 1988. Infatti al "Tout Va" di Taormina, locale importante della scena siciliana, fa da spalla ai big dell'epoca che si esibiscono nella città isolana, suonando insieme con il grande Ray Charles, il quale non manca di fargli i complimenti per il suo talento.
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