Sequestrato quantitativo di anguille illegali. Nel casertano da Grosseto
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- 27 dic 2015
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Le anguille, che sarebbero state vendute nel casertano, erano conservate in vasche abusive senza la necessaria documentazione che ne accertasse il rispetto dei requisiti igienico sanitari
La Forestale del Comando Provinciale di Caserta ha evitato che finissero sulle tavole dei casertani anguille conservate senza le prescritte regole che ne garantiscono la salubrità. Altre tonnellate di anguille, detenute in vasche abusive all’interno di un fabbricato in parte usato come abitazione privata e pronte per essere smerciate, acquistate in Toscana e trasportate nel casertano in un camion. Le indagini, infatti, hanno accertato che il traffico delle anguille partiva dal grossetano e le stesse venivano poi conservate nell’impianto abusivo costituito da vasche in muratura e acciaio con ricircolo dell’acqua ma senza la documentazione necessaria per garantire il consumatore nell’acquisto. Le indagini sono scaturite nell’ambito di un’ampia azione del Corpo Forestale dello Stato per il controllo e la vigilanza del settore ittico, particolarmente in questo periodo in cui gli acquisti di pesce sono rilevanti. L’operazione è stata svolta in collaborazione con il personale dell’Ufficio circondariale marittimo di Pozzuoli, coordinato dalla Procura della repubblica di Napoli. Le indagini proseguono per accertare la possibile presenza di salmonellosi nella partita di pesce.
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