Neoborbonici/ Proteste per sequestro di sciarpe e bandiere con i simboli delle Due Sicilie
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- 5 feb 2016
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“In occasione della partita Napoli-Empoli allo stadio San Paolo – informa l’Ufficio Stampa del Movimento - sono state nuovamente sequestrate numerose sciarpe e bandiere con simboli delle Due Sicilie anche ad alcuni bambini e ad alcune donne. Premesso che si tratta di una simbologia radicata, diffusa e, come richiedono le attuali normative, associata al Napoli da circa 30 anni; premesso che lo stesso Calcio Napoli quest’anno l’ha utilizzata con successo anche per una sua linea di abbigliamento ufficiale; premesso che, come da regolare richiesta presentata dal Movimento Neoborbonico al GOS (l’organismo preposto all’ordine pubblico allo stadio) lo stesso GOS aveva acconsentito all’uso di sciarpe e bandiere borboniche “purché associate a colori e simboli del Calcio Napoli” (dispositivo del 4/1/16); premesso che i materiali sequestrati non contenevano frasi irriguardose o offensive (“Orgoglio napoletano”, “Il mio cuore batte per te” le più diffuse), il sequestro appare del tutto immotivato e illegale e il Movimento Neoborbonico sta raccogliendo presso il suo ufficio legale le testimonianze dei tanti tifosi danneggiati materialmente e moralmente dalla sottrazione immotivata di beni personali, come documentato anche da diverse foto scattate in Curva B e in Tribuna.L’episodio appare ancora più sconcertante alla luce di quanto da anni capita ai danni degli stessi tifosi napoletani, vittime di cori e striscioni razzisti (e impuniti). A questo punto, intanto, è quanto mai opportuno un chiarimento da parte della Questura e del Gos, della Società Calcio Napoli e dello stesso sindaco di Napoli: la simbologia delle Due Sicilie si sta enormemente diffondendo negli ultimi anni sugli stadi e fuori, a Napoli e nel resto del Sud. La stessa simbologia non è stata e non è una simbologia di carattere politico-elettoralistico ed è semplicemente la sintesi di una storia plurisecolare, di una cultura, di una identità e di un orgoglio che nessuna legge può e potrà mai vietare.”
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