"Lavoro nero"/ Controlli serrati alle aziende da Nil e Ispettorato Lavoro
- ernesto genoni
- 25 feb 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Le attività ispettive tese al contrasto del lavoro nero e alla sicurezza sui luoghi di lavoro, l’edilizia, i settori calzaturiero/tessile ed il controllo delle attività economiche gestite da cittadini extracomunitari - e sfruttamento delle maestranze – rientrano fra gli obiettivi prioritari del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro.
In tale ultimo contesto – infatti - i Carabinieri del NIL di Caserta, unitamente agli Ispettori della Direzione Territoriale di Caserta e a militari delle Stazioni dell’Arma territorialmente competenti, nei giorni scorsi, hanno proceduto al controllo di due aziende tessili intestate a cittadini pakistani, dove sono stati trovati intenti al lavoro totalmente “in nero” ben 15 dipendenti su un totale complessivo di 20.
Alle strette anche l’edilizia il cui settore è quello più esposto agli infortuni sul lavoro. Invero, gli operanti hanno sottoposto a provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale ben 10 cantieri dove sono stati individuati “in nero” 16 lavoratori su 18 controllati.
Le ispezioni sono state effettuate a Portico di Caserta, S. Marcellino, Cellole, Parete e Lusciano. In quest’ultimo centro alla vista dei militari vi è stato un tentativo di fuga da parte dei lavoratori, ma l’area cantiere, precedentemente circondata - ha impedito qualsiasi allontanamento.
Altri controlli ad Aversa e Casaluce dove sono state sospese tre attività (due calzaturifici e un laboratorio tessile) con il 100% del personale in nero: 15 dipendenti su 15.
24 i datori di lavoro denunciati a piede libero alla competente A.G. per inosservanza delle seguenti misure di sicurezza previste dal Decreto Legislativo n. 81/08: omessi adempimenti sanitari nei confronti dei dipendenti occupati; mancata consegna dei dispositivi di protezione individuale; mancata formazione e informazione ai lavoratori in relazione all’attività da svolgere e ai rischi connessi; inidoneità di ponteggi; scale mobili non a norma.
Complessivamente sono state erogate sanzioni amministrative per euro 300.000,00 circa, nonché contravvenzioni penali per euro150.000,00.
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