Tartaruga spiaggiata. Sul litorale ancora un ritrovamento
- ernesto genoni
- 12 mar 2016
- Tempo di lettura: 1 min

Castel Volturno - Si ripete ancora sulle coste dei nostri mari il raccapricciante scenario. Lo schema sempre lo stesso. Dopo la mareggiata, verificatasi in queste ultime ore, il ritrovamento della carcassa da parte di un cittadino che avvisa la capitaneria di porto. La tartaruga ritrovata morta per asfissia per l'ingurgitamento di materiali plastici, o avvelenata, o addrittura allamata a seguito di manovre dei pescherecci.
E così. come nel caso di qualche settimana fa, uno splendido tramonto in riva al mare, sul litorale domitio (Caserta), vieve rattristato dalla enorme carcassa di una tartaruga marina “spiaggiata”, ormai priva di vita, sulla spiaggia di Castel Volturno. La segnalazione del ritrovamento pervenuta al WWF di Caserta grazie alla sensibilità di una persona che ha fotografato il povero animale documentando l’accaduto.
La tartaruga comune “Caretta Caretta” è la tartaruga marina più comune del mar Mediterraneo. La specie è fortemente minacciata in tutto il bacino del Mediterraneo ed è ormai al limite dell'estinzione nelle acque territoriali italiane.
Sono animali perfettamente adattati alla vita acquatica grazie alla forma allungata del corpo ricoperto da un robusto guscio ed alla presenza di “zampe” trasformate in pinne. Alla nascita è lunga circa 5 cm. La lunghezza di un esemplare adulto è di 80 – 140 cm, con massa variabile tra i 100 ed i 160 kg.
I maschi si distinguono dalle femmine per la lunga coda che si sviluppa con il raggiungimento della maturità sessuale, che avviene intorno ai 13 anni. Anche le unghie degli arti anteriori nel maschio sono più sviluppate che nella femmina.
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