Al Seminario di Aversa, Lectio Magistralis del prof. Zarrillo “La politica è l’arte che deve metter
- ernesto genoni
- 15 mar 2016
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Aversa - “Un Percorso Nei Valori, Miti, E Contenuti Disciplinari”. Corso di formazione rivolto a docenti e studenti, organizzato dall’AICC (Associazione italiana di cultura classica) e dall’Associazione Forense Normanna. Nel primo incontro il prof. Tommaso Zarrillo, docente di Filosofia, si espresso in tal modo sul tema ‘Il processo democratico nel pensiero classico antico e moderno’.
“A Roma la democrazia è quella dei primi secoli della Repubblica e coincide con il movimento dei plebei, le lotte dei plebei per conquistare leggi che possano proteggerli dalla protervia dei nobili”- E continuando- “ Le leggi delle 12 tavole sono state un conseguente prodotto della lotta dei plebei, un prodotto di questo movimento popolare. Menemio Agrippa ebbe un ruolo dominante nella ricomposizione del conflitto tra patrizi e plebei. Quest’uomo ebbe il ruolo di grande mediatore essendo stato capace di convincere i plebei a non abbandonare Roma e a non lasciarla totalmente in mano ai nobili. Polibio, uno storico della tarda romanità che s’innamorò di Roma, fece porre un interrogativo: ‘Come mai questa repubblica è stata l’unica a durare cinque secoli?’, forse nessuna repubblica ha avuto una durata così lunga. Da ciò si deduce che il sistema romano sia stato un sistema pulito, solido, in quanto tutte le classi sociali sono state rappresentate nell’assetto dello stato. I nobili venivano rappresentati dal consolato, il basso ceto medio era rappresentato dal senato e i plebei dal Tribunale della plebe. Nascerà poi il Cristianesimo che avrà un’incidenza notevole sull’assetto democratico. Le prime comunità cristiane erano guidate dal senso del dialogo e dell’ascolto. Con la ‘Pax costantiniana’ la religione cristiana diviene religione di stato, però la chiesa viene ad acquisire una funzione politica. Bisogna aspettare il medioevo e la costituzione di tanti conventi monastici. A mio avviso il movimento francescano ha avuto un ruolo fondamentale per la ricostituzione di una società democratica. Ci fu, quindi, questa sorta di ‘concordia’ che rese unica la repubblica romana.”. Dopo un lungo interloquire su quelli che furono gli sviluppi sociali del tempo, Il prof. Zarrillo termina il suo discorso con delle parole di Platone inerenti la politica nel suo dialogo ‘Protagora’: “La politica è l’arte che deve mettere ordine tra le altre arti e deve indirizzare verso la felicità e il bene comune. Non sarà facile giungere a questo, ma se riusciamo a capire che la democrazia è anche cultura dei valori, probabilmente qualche altro obiettivo riusciremo a raggiungerlo.” Monito niente male rivolto ai giovani in virtù di questa nuova ondata politica che viene col rivelarsi. Un appello sempre maggiore alle nuove generazioni affinché non si smetta mai di lottare democraticamente per un mondo migliore. (i.r.m.)
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