“Mito e Natura” cinque nuove Domus visitabili agli Scavi di Pompei
- ernesto genoni
- 16 mar 2016
- Tempo di lettura: 2 min

“Mito e Natura. Dalla Grecia a Pompei” arriva in Campania dopo il successo a Palazzo Reale di Milano. Da domani al 15 giugno all' interno degli Scavi di Pompei con due nuovi itinerari del sito archeologico e cinque nuove Domus aperte - e da domani al 30 settembre al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Quattro le sezioni tematiche illustrate da più di 100 reperti archeologici con esposizioni all'Anfiteatro: Il paesaggio, Il giardino incantato, La natura coltivata dono degli dèi, Lo spazio della natura. E poi incantevoli affreschi, mosaici, oggetti preziosi come argenterie e gioielli, statue, terrecotte e vasi raccontano la percezione della natura nel modo greco e romano tra l’VIII sec. a.C. e il II secolo.
La mostra, racconta la natura nei suoi vari aspetti, in stretto rapporto con l’intervento dell’uomo. Comporre giardini era una vera arte. A Pompei, in occasione della mostra, tutto questo è finalmente percepibile in un nuovo itinerario di visita con tappa in cinque domus in cui sono stati ripristinati gli antichi giardini.
Intervista a Paolo Giulierini, Direttore MANN, ai microfoni di "E'campania" con Maria Cristina Napolitano.
Un itinerario verde tra natura e arte che in occasione della mostra “Mito e Natura. Dalla Grecia a Pompei” si sviluppa nella parte meridionale della città e riguarda i seguenti edifici: Praedia di Iulia Felix; Casa cosiddetta di Loreio Tiburtino; Casa della Venere in conchiglia; Casa del Frutteto; Casa di Marco Lucrezio su Via Stabiana.
La scelta non è stata casuale ma dettata dalla possibilità di visitare edifici in cui i temi giardino-casa e spazio-arte siano stati coniugati in modo totalmente diverso. In attesa che, con la conclusione dei lavori di restauro possano essere ripristinati anche tutti gli altri giardini pompeiani, il nuovo itinerario, cui si aggiunge la risistemazione già eseguita nel 2013 del giardino della Casa degli Amorini dorati, fornisce una ampia casistica di cui si presentano brevemente i dati salienti. Il progetto espositivo è promosso dalla Soprintendenza Pompei e dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
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