''Bella e perduta'' Il film sulla Reggia di Carditello alla Piccola Fenice
- ernesto genoni
- 21 mar 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Da questa sera il film di Pietro Marcello in proiezione alla Piccola Fenice di Senigallia. Il film del giovane regista casertano nelle sale cinematografiche già da novembre scorso. Le riprese le aveva iniziate con interviste a Tommaso Cestrone, l'angelo di Carditello che da solo vigilava la Reggia di Carditello abbandonata per un triste sortilegio. Poi Tommaso morì e gli elementi del soggetto e della filmografia dovettero essere modificati. Comunque una storia avvincente con sceneggiature e scenografie da premio, così cpme è stato.
Dalle viscere del Vesuvio, - racconta la trama - Pulcinella, servo sciocco, viene inviato nella Campania dei giorni nostri per esaudire le ultime volontà di Tommaso, un semplice pastore: mettere in salvo un giovane bufalo di nome Sarchiapone.
Nella Reggia di Carditello, residenza borbonica abbandonata a se stessa, delle cui spoglie Tommaso si prendeva cura, Pulcinella trova il bufalotto e lo porta con sé verso nord. I due servi, uomo e animale, intraprendono un lungo viaggio in un’Italia bella e perduta, alla fine del quale non ci sarà quel che speravano di trovare.
Il film, unico italiano in concorso al Festival di Locarno 2015 (Primo Premio della Giuria dei Giovani, e Menzione Speciale della Giuria Ecumenica), ha recentemente vinto il Goteborg Film Festival e vanta la selezione al Festival di Rotterdam, di Toronto, e quella della Film Society of Lincoln Center di New york. Film che ha portato lustro alla cinematografia italiana su scala internazionale negli ultimi mesi è stato premiato all'edizione dei Nastri d'Argento Doc 2016 come miglior docufilm.
Pietro Marcello
Nasce a Caserta, 1976 è un regista italiano.
Studia pittura all'Accademia di Belle Arti. Esordisce nel 2000 come assistente alla regia per ildocumentario Gennarino di Leonardo Di Costanzo. Nel 2002 realizza il radiodocumentario Il tempo dei magliari, trasmesso da Radio 3. Nel 2003 gira a Napoli i cortometraggi Carta eScampia. Nel 2004 il suo documentario Il cantiere vince dell'11ª edizione del Festival Libero Bizzarri. L'anno seguente gira La baracca, film documentario su un senzatetto che vive nelcentro storico di Napoli. Collabora poi come volontario per un'ONG in Costa d’Avorio per la realizzazione del documentario Grand Bassan.
Comments