Regionale/ Riconoscimento adozioni coppie arcobaleno. Sentenza a favore di Giuseppina La Delfa
- ernesto genoni
- 6 apr 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Sulla tanto dibattuta problematica circa il riconoscimento o meno dei figli di due mamme, l’Italia, secondo una sentenza a carattere pretorio, valida per Napoli, ma che fa tendenza, deve riconoscere le adozioni a favore della madre sociale decise in Francia. E così la Corte di Appello di Napoli, con una decisione depositata ieri, ha condannato i comuni di Serino e Santo Stefano del Sole (provincia di Avellino) per il rifiuto opposto alla famiglia di Giuseppina La Delfa (ex presidente di Famiglie Arcobaleno) e di sua moglie Raphaelle Hoedts, di riconoscere le sentenze del Tribunale di Lille con le quali è stata accordata l’adozione piena dei rispettivi figli biologici delle due donne.
Una decisione – ci informa l’Associazione delle Famiglie Arcobaleno con una nota della presidente Marilena Grassadonna - assunta in tempi assai rapidi (l’udienza si era tenuta il 30 marzo scorso) e che in maniera significativa ha condannato i due comuni a pagare in solido oltre € 5.000,00 euro per le spese di lite. Adesso i Comuni dovranno trascrivere le adozioni e aggiornare i cognomi dei figli in La Delfa Hoedts.
Giuseppina La Delfa, esprime grande gioia per il riconoscimento di un principio fondamentale : “i cittadini europei che si muovono in Europa non possono perdere diritti e doveri passando da uno stato membro all’altro. Non è solo una battaglia politica, aggiunge, ormai i nostri figli avranno la stessa identità sui loro documenti italiani e francesi e saranno riconosciuti anche in Italia come fratelli fra loro e figli di ambedue. La vita quotidiana risulterà più semplice per tutti noi e loro saranno decisamente maggiormente tutelati ovunque in Europa.
“Una decisione importante – aggiunge Marilena Grassadonia, presidente di Famiglie Arcobaleno - che giunge in tempi rapidissimi e che pone a carico dell’Amministrazione le spese causate dalle discriminazioni che lo Stato italiano impone ogni giorno alle coppie e ai genitori in ragione del loro orientamento sessuale. Le amministrazioni italiane devono tutelare e rispettare i diritti fondamentali delle persone e, in particolare, dei minori, altrimenti saranno chiamate a pagare i danni che le loro condotte causeranno, come nel caso di Napoli”. [if !supportLineBreakNewLine] [endif]
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