Metalmeccanici / Sit-in e fischi sotto Confindustria. Caserta bloccata per 4 ore
- ernesto genoni
- 20 apr 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Adesione altissima, come non accadeva da tempo, alla manifestazione nazionale dei metalmeccanici con punte percentuali di aderenti che sfiorano dall'87 al 100%. Grande mobilitazione anche a Napoli che ha registrato anche qualche momento di tensione. Il corteo a Caserta con raduno negli spiaziali antistanti la Reggia, si è snodato per il centro cittadinio per poi raggiungere la sede di Confindustria. Traffico bloccato a lungo su via Roma. Dopo anni di scioperi separati, trattative separate, contratti separati, si deve registrare che questa volta Fim, Fiom e Uilm sono scesi per strada insieme per uno sciopero unitario, per protestare contro Federmeccanica, colpevole di voler promuovere «un sistema contrattuale che non riconosce nessun aumento al 95% della categoria.

Presidio e un comizio davanti a Confindustria. L’avvio della mobilitazione unitaria ha l’obiettivo, a 6 mesi dall’avvio del negoziato, di far cambiare e superare le rigidità di Federmeccanica e Assistal, «...che impediscono di realizzare un buon contratto per tutti i metalmeccanici e impostare regole che garantiscano in maniera distinta i due livelli di contrattazione - sostiene la Fim CISL. Ai Presidenti di Federmeccanica e Assistal i Segretari generali nazionali di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uium Uil hanno ribadito le valutazioni unitariamente espresse su tutti i temi oggetto della trattativa in corso.
Il nostro obiettivo – dicono le sigle dei metalmeccanici - è affermare un Contratto nazionale del lavoro che garantisca il reale potere di acquisto del salario per tutti i metalmeccanici, che qualifica le relazioni industriali, estende la contrattazione di 2° livello su tutti gli aspetti che compongono la prestazione lavorativa, migliora le condizioni di lavoro, tutela tutte le forme di lavoro e tutta l’occupazione, fa ripartire gli investimenti e una nuova politica industriale: questo è il vero rinnovamento di cui c’è bisogno.
Comments