Minorenne rivende oro di famiglia per 80mila euro
- ernesto genoni
- 23 apr 2016
- Tempo di lettura: 1 min

La Polizia di Stato di Caserta ha denunciato il titolare di un esercizio commerciale “compro oro” , per i reati di truffa, ricettazione, falso e circonvenzione di incapace. L’attività e numerosi oggetti preziosi ritenuti di provenienza illecita sono stati sottoposti a sequestro.
Le indagini degli uomini della Divisione Polizia Amministrativa Sociale e dell’Immigrazione della Questura di Caserta sono partite dalla segnalazione di una donna resasi conto che negli ultimi mesi il figlio, quasi diciottenne, si era impossessato degli oggetti di valore custoditi in casa, riposti all’interno di una cassaforte a muro, per rivenderli all’esercizio.
Il giovane, accompagnato ogni volta da un amico maggiorenne, come richiesto dall’esercente per dare una parvenza di legalità all’operazione, avrebbe poco a poco consegnato tutti gli oggetti di pregio dei genitori, per un importo stimato in circa 80'000 euro.
Nel corso dei controlli effettuati all’interno del negozio, gli uomini della Polizia di Stato hanno rinvenuto alcune attestazioni relative alla cessione di tali oggetti, recanti firme, ritenute contraffatte, dell’accompagnatore maggiorenne.
Inoltre, sono state individuate diverse quantità di metalli e pietre preziose dei quali il commerciante non è stato in grado di attestare la lecita provenienza.
Nelle fasi del controllo, infine, gli operatori di Polizia hanno individuato, occultato dietro la staffa della bilancia usata per la stima del peso degli oggetti preziosi, un magnete che si ritiene, sulla base di quanto dimostrato in casi analoghi, applicato per l’alterazione della pesatura.
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