Regioni/ Indagati funzionario Agenzia delle Entrate e commercialista
- ernesto genoni
- 10 mag 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Pescara - Sequestrata una mazzetta da 15.000 euro che sarebbe servita per pilotare un contenzioso pendente presso la Commissione Tributaria Regionale Abruzzo e per remunerare altri servizi resi dal funzionario. I militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Pescara, nella mattinata odierna, in esecuzione di una ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale dell’Aquila – dott.ssa Guendalina Buccella, hanno posto agli arresti domiciliari un funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Pescara e un professionista di Formia. Le indagini, coordinate dal P.M. Dott. David Mancini della Procura della Repubblica presso il Tribunale dell’Aquila, hanno consentito di acquisire un circostanziato quadro indiziario riferito ad un grave episodio di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio a carico del funzionario ufficio legale dell’Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale di Pescara e di un commercialista. L'attività investigativa, svolta anche attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, ha interessato l’operato del funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Pescara nei riguardi di una società con sede legale a Pescara, ma con attività fuori dalla regione Abruzzo, gravata da un pesante contenzioso tributario (valore della controversia circa 38.000.000,00 di euro) peraltro già giudicato in primo grado dalla Commissione Tributaria Provinciale di Pescara in senso favorevole all’Erario. In particolare, nella mattinata del 19 aprile scorso, le Fiamme Gialle pescaresi, che monitoravano le attività degli indagati, avevano filmato in Roma un incontro tra i due indagati ed avevano assistito alla consegna al pubblico funzionario da parte del professionista di una busta contenente 15.000,00 euro, che veniva sequestrata immediatamente.
L’attività oggi condotta testimonia la particolare attenzione riservata dalla Guardia di Finanza nel contrasto della corruzione e, più in generale, dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione, che, alterando le regole della sana competizione tra imprese, danneggia gli operatori onesti facendo lievitare il costo dei servizi pubblici.
Comments