Forestale/ Caccia di bracconieri e blocco"bunker" della “Soglitelle”. Il Comune dovrà abba
- ernesto genoni
- 12 mag 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Villa Literno - Fulminea operazione volta al contrasto dell’illecita attività venatoria, condotta dal Gruppo Antibracconaggio del Corpo forestale dello Stato del Comando Provinciale di Caserta che ha dato esecuzione al sequestro preventivo di un “bunker”, un appostamento fisso di caccia, ubicato sul laghetto artificiale all’interno della “Riserva Naturale Foce Volturno - Costa di Licola”. Lunga la fase delle indagini avviate nel febbraio scorso, periodo in cui l’attività venatoria è vietata in quanto gli uccelli, dovendo raggiungere gli areali di nidificazione, migrano percorrendo le rotte che attraversano l’Italia. Intervenuto sul posto anche il dr. Alessio Usai, presidente della “Riserva”, particolarmente sensibile alla problematica del bracconaggio perpetrato all’interno delle aree protette.

Numerosi sopralluoghi tecnici, espletati anche con l’ausilio del Sistema Informativo della Montagna –SIM, programma informatico di elaborazione dati in uso al Corpo forestale, molteplici servizi di osservazione, controlli e pedinamenti, hanno consentito di individuare all’interno di quella che dovrebbe essere un’oasi, alla località “Soglitelle” dell’agro liternese, un laghetto artificiale con annesso “bunker” ove, successivamente, venivano sorpresi nel pieno della notte tre bracconieri ad esercitare la caccia di frodo.
Il servizio è stato particolarmente “movimentato” visto che i tre bracconieri tentavano la fuga nella vicina azienda zootecnica, struttura utilizzata quale indisturbato punto di “appoggio”. A seguito di un breve inseguimento veniva fermato un primo con fucile da caccia marca benelli calibro 12 e uno zaino contenente cinquantadue cartucce cariche dello stesso calibro dell’arma, materiale posto sotto sequestro. All’interno del predetto zaino, gli operatori di P.G. rinvenivano anche quattro uccelli acquatici appartenenti alla specie Marzaiola (Anas Querquedula) di cui tre morti ed uno ferito gravemente, immediatamente soccorso e trasportato al Centro di recupero Fauna Selvatica “Il Frullone” di Napoli.

Le operazioni proseguivano, con la cattura degli altri due bracconieri, presso l’azienda ove, tra l’altro, erano parcheggiate le auto dei cacciatori di frodo: all’interno di un fabbricato rurale della stessa venivano rinvenute e poste in sequestro diverse munizioni e altro materiale utilizzato per il bracconaggio.
In particolare, la Riserva Naturale “Foce Volturno - Costa di Licola” rappresenta un’area privilegiata per lo spostamento degli uccelli acquatici in quanto sulla stessa insistono specchi d’acqua naturali ed acquitrini che costituiscono un sicuro punto di riferimento per gli animali selvatici, non solo come rotta da seguire, ma anche come indisturbati punti di sosta per l’approvvigionamento e l’accoppiamento. Proprio queste aree sono prese di mira dai bracconieri che per attirare la selvaggina si “ingegnano” fino al punto di riprodurre laghetti artificiali, comunemente chiamati “vasche”, con annesso appostamento fisso di caccia parzialmente interrato, cosiddetto ”bunker”, perfettamente mimetizzato, dove si appostano i cacciatori di frodo per poter comodamente abbattere gli uccelli acquatici, attirati nel bacino artificiale dalla presenza di stampi in plastica che ricalcano i propri simili e da richiami acustici che riproducono fedelmente il canto del malcapitato volatile.
Il sequestro del “bunker” , disposto dal G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord, pone la parola fine ad una pratica illegale particolarmente diffusa sul territorio della provincia di Caserta. Il manufatto sequestrato è stato affidato in custodia al comune di Villa Literno, Ente proprietario della particella su cui è allocato il postino di caccia abusivo, che provvederà ad avviare l’iter amministrativo che volto all’abbattimento dello stesso.
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