Regioni/ Identificati due falsi di Raffaello erano custoditi in Pinacoteca
- ernesto genoni
- 19 mag 2016
- Tempo di lettura: 1 min
La Pinacoteca di Acquapendente, in provincia di Viterbo, ospiterà nei prossimi giorni un evento di alto valore artistico: la presentazione ufficiale al pubblico di due dipinti individuati come copie di Raffaello dal Direttore scientifico del Museo della città di Acquapendente Andrea Alessi.

Si tratta di due tele conservate nella Pinacoteca di San Francesco, realizzate con la tecnica dell’olio su tela (134×104 e 134×103) e restaurate nel 2010 in occasione dell’apertura della Pinacoteca stessa: La Madonna del Divino Amore, il cui originale è conservato alla Galleria Nazionale di Capodimonte (olio su tavola, 140×109), e la Sacra Famiglia con San Giovannino, il cui autentico è al Kunsthistorisches Museum di Vienna ed è attribuito a Raffaello e bottega.

Entrambe di qualità altissima, relativamente al Divino Amore in passato c’è stato addirittura chi ha creduto di trovarsi tra le mani un’opera di un pittore coevo al Sanzio. Ipotesi adesso fugata dall’analisi congiunta di Claudio Strinati (ex Soprintendente del Polo Museale romano) e Andrea Alessi, che le hanno entrambe ricondotte a Terenzio Terenzi, anche noto come il Rondolino pesarese, pittore e abilissimo falsario di Raffaello Sanzio.
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