CEDA/ La Torre: "Lasciarsi alle spalle gli incubi delle terre violentate è possibile"
- ernesto genoni
- 21 mag 2016
- Tempo di lettura: 1 min
S. Maria la Fossa - «La memoria è il giusto tributo a chi ha sacrificato la vita per un’ideale di giustizia». Così Franco La Torre (in foto), questa mattina nel corso dell'inaugurazione al CEDA rivolgendosi agli studenti di diversi istituti dell’Agroaversano, ha iniziato il suo intervento al Centro di educazione e documentazione ambientale di Santa Maria La Fossa. Il Centro, inaugurato stamattina (21 maggio), è stato intitolato al padre, Pio La Torre, politico e sindacalista ucciso dalla mafia e medaglia d’oro al merito civile.

L’edificio sorge su un’area agricola di circa 13 ettari confiscata in località Ferrandelle. «Ricordo – ha aggiunto La Torre – che nel 1982, l’anno dell’assassinio, in Sicilia si parlava di mafia come di una devianza culturale e antropologica, quasi giovanilistica. Pochi mesi dopo l’omicidio fu approvata la legge Rognoni-La Torre che introdusse nel Codice penale la previsione del reato di “associazione di tipo mafioso”. È possibile, dunque, cambiare. È possibile – ha concluso La Torre – lasciarsi alle spalle l’incubo delle terre violentate e questo centro ne è la prova».
コメント