Elda Cicala: "Vi chiedo di darmi voce tra i banchi del Consiglio Comunale"
- ernesto genoni
- 22 mag 2016
- Tempo di lettura: 3 min
CASERTA - "Non si è mai preparati abbastanza per affrontare una competizione elettore - ci scrive questa mattina la dr.ssa Elda Cicala, Funzionaria della Regione, e candidata con Carlo Marino sindaco per Caserta. Già il nome: competizione, fa pensare ad una gara, dove si corre per raggiungere un obiettivo, un traguardo. Nel mio caso, l'obiettivo è, e rimane, quello di avere voce tra i banchi del Consiglio Comunale, per avvisare, promuovere, sostenere, prevenire, approvare o rifiutare, contribuire a migliorare, potenziare, valorizzare la nostra città.

Per me fare politica è volere il bene comune, l'innovazione, le idee, il fare, che diventano realtà, fatti concreti, scommesse, il riscatto del nostro territorio, proposte operative, cheguardano a temi locali, nazionali, internazionali e mondiali con ambizione, orgoglio e coraggio, con una certa dose di rischio, con un bagaglio di cultura e di esperienza. Sono questi i principi fondamentali che mi hanno illuminato e mi guidano anche adesso. Principi per i quali devo ringraziare la mia famiglia, che me li ha trasmessi come il rispetto per gli altri, la tutela dei più deboli, l'esigenza di cambiare quando è il momento, il coraggio delle proprie azioni, obiettivi per i quali nel '91 fondai l'associazione di volontariato L'Osservatorio Sociale con scopi sociali, assistenziali e culturali. Quell'associazione esiste ancora e rappresenta un traguardo quello di averla portata in Africa, in Kenya a stringere una collaborazione con altre associazioni locali. Per me una comunità deve basarsi su concetti chiave come la solidarietà, l'ambiente, il lavoro, la salute, lo sport, la scuola, la cultura, il trasporto urbano, tutto ciò produce la qualità della vita e il benessere di una società. Se esaminiamo punto per punto, ci accorgiamo che siamo all'anno zero. Rimbocchiamoci le maniche, è ciò che chiamiamo la politica del fare, non è il momento di favorire gli amici degli amici, non è il caso di votare persone che vedono il Comune non una comunità di persone quale deve essere bensì un contenitore per fare business, favori, piccoli e grandi piaceri, senza guardare al bene della città. Voltiamo pagina anche a Caserta! Dopo anni di amministrazioni scadenti, vuote, corrotte, auguriamoci che questa sia la volta buona! Caserta, una città che sconta anni di immobilismo, di lobby politiche, di affarismo, di nepotismo. La nostra città è pronta per un salto di qualità, a contatto con l'Europa, senza sprecare risorse europee ma cercando di non farsi sfuggire niente per fare in modo che nessun finanziamento europeo vada perso. Un nucleo di progettazione comunale seguirà attentamente linee guida e indirizzi operativi di Piani e Programnmi europei. Caserta ha un grande pregio, quello di poter rinascere intorno ad una grande realtà, la Reggia di Caserta, Da qui bisogna partire per dare spazio alla cultura, senza dimenticare di intervenire nel sociale, dove c'è un buio totale e un'arretratezza che porta al pregiudizio e alla chiusura di fronte a temi attuali che chiedono risposta. Organismi di consultazione pubblica, tutti aboliti, piani di zona senza la voce delle associazioni presenti sul territorio, la disabilità e i problemi ad essa collegati, come le barriere architettoniche e i servizi di trasporto, gli anziani abbandonati al loro destino, caserme vuote, palazzi fatiscenti e decrepiti, giovani privi di incentivi sociali economici e culturali, zero idee per i bambini, che non hanno spazi per giocare, zero idee per il ripristino del verde, dell'habitat,. A questo vuoto di idee e di azioni deve essere sostituito un nuovo modo di fare: aprire perciò il Macrico alla città, realizzando centri sportivi con aree dedicate, zone attrezzate per il tempo libero degli anziani, luoghi per la cultura con mostre permanenti che diano spazio ai talenti locali, una struttura per la cinematografia con annessa Accademia per il Cinema, spazi per la musica e altre attività artistico-culturali, da sviluppare, finalmente, anche a Caserta. Oggi, zero idee per l'ambiente, zero idee per il trasporto urbano, ciò rappresenta un freno per l'economia casertana e lo sviluppo del territorio. Questa è la città che abbiamo e che vogliamo diversa.
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