Rosa D’Angelo “l’attivista che non potè votare”. L'avv. Zaza al convegno della Prefettura
- ernesto genoni
- 22 mag 2016
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Caserta - E settanta anni fa alle donne fu dato per la prima volta nella storia italiana il diritto al voto e, da allora, il protagonismo femminile nella società italiana è andato costantemente avanti. Una vera conquista da parte delle donne di quell’epoca. Quella del dopoguerra fu una conquista cruciale, difficile, a lungo inutilmente attesa e per la quale le donne si erano battute per decenni, inascoltate. “Basti pensare a diritti che nemmeno qualche decennio fa alle donne non venivano riconosciuti, anche se ci si ferma ad osservare il solo ambito familiare. E se qualche ragazza moderna pensa che i diritti conquistrati con fatica le vengono riconosciuti per il solo fatto di esistere è sicuramente sulla strada sbagliata. Tutto ciò che si è conquistato negli anni può andare perso – ci ammonisce la Maraini.

A Caserta, per le celebrazioni, alla presenza del Prefetto della città di Caserta, Arturo De Felice, martedì prossimo, 24 maggio, con inizio alle ore 18.00, nell’aula magna della Scuola Nazionale dell’Amministrazione, in v.le Douhet, si terrà un convegno in occasione del 70° anniversario del voto alle donne dal titolo “70° anniversario della Repubblica, 70 anni di voto alle donne”. Numerosi gli interventi tra letture e testimoniaze. Ci sarà Anna Giordano, prima assessore donna a Caserta, Iole Gentile, elettrice casertana al voto del 2 giugno del 1946, Lorenzo Chieffi e Lucia Monaco della SUN, e l’intervento di Alberto Zaza d’Aulisio, presidente dell'Istituto Storia Patria - Caserta, che racconterà della particolare figura di Rosa D’Angelo passata alle cronache del tempo come “l’attivista che non potè votare”. Seguiranno la letture di Liliana De Cristofaro, Laura Messore e Rita Muto donne e professioniste che si sono distinte nel mondo femminile per le loro iniziative, moderatrice Marianna Pignata.
"Le donne nella storia sono spesse assenti. – ci ricorda ancora Dacia Maraini in una intervista di qualche anno fa - di loro si tace, anche quando hanno compiuto azioni coraggiose e straordinarie. Perciò è importante ricordarle. La Repubblica italiana, nata nel Dopoguerra, non è stata fatta solo da uomini ammirevoli ma anche da donne coraggiose, intelligenti e intrepide che non solo hanno partecipato alla Resistenza ma hanno contribuito a scrivere la Costituzione, insistendo perché ricordasse e sancisse i diritti delle donne".
foto agenzia LEFT.IT
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