La giornata della legalità al “Centro di aggregazione giovanile per l’arte e la cultura”
- ernesto genoni
- 24 mag 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Casapesenna. L’arte della legalità. Performance collettiva, questa mattina, in occasione della Giornata della legalità, al “Centro di aggregazione giovanile per l’arte e la cultura” di Casapesenna. L’edificio, amministrato dal consorzio Agrorinasce, è ora gestito dall’associazione “Terra Nuova”, coordinata di Salvatore Di Bona e da Giuseppe Miele. Sotto la guida di Raffaele Bova, che ha riproposto un’animazione che richiama, nella gestualità, “La banda sbanda” del 1979 a San Clemente (frazione di Caserta), i ragazzi dell’istituto comprensivo di Casapesenna, la cui preside è Angelina Iaiunese, e del liceo Artistico di Aversa, diretto da Silvia Molinari, hanno, simbolicamente, “disturbato” il percorso della banda di paese, utilizzando strumenti improvvisati e non propriamente musicali (trombette, fischietti, arnesi da cucina, ecc.).

Alcuni dei ragazzi hanno indossato il “segno” rappresentativo dell’artista, che non è più la Lira degli anni Settanta, esibita nell’operazione di San Clemente, ma l’attuale moneta, l’euro. La performance si è conclusa con un momento di confronto, cui hanno partecipato Giovanni Allucci, amministratore delegato di Agrorinasce, il sindaco della città, Marcello De Rosa, l'assessore alla Pubblica istruzione, Michela Capoluongo, il giornalista Giuseppe Maiello, don Vittorio Cumerlato e il critico d’arte Luca Palermo, ricercatore di Arte Contemporanea alla Seconda università di Napoli.
«È ciò che volevamo!» ha rivelato Allucci riferendosi alla vitalità e alla luce dei giovani che hanno pervaso di positività le strade del paese. «Il Centro arte e cultura – ha aggiunto De Rosa – si conferma un luogo di crescita e di riscatto, non solo per i giovani, ma per l’intera comunità». «Cambia il segno e cambiano anche i contenuti – da affermato Palermo, a margine dell’evento – in pieno clima elettorale. Un sistema economico perfetto non esiste e il suo incessante “inquinamento” crea una serie di disvalori con gravi conseguenze anche ambientali e sociali».
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