Elmo di Capua/ Capriglione: “Umberto I... chi se lo ricorda più?”. L'uomo che abolì la pena di m
- ernesto genoni
- 28 mag 2016
- Tempo di lettura: 3 min

CAPUA - Umerto I? E chi se lo ricorda più! Ad affermarlo con una semplicità imbarazzante, la professoressa Jolanda Capriglione, assessore alla Cultura della Provincia di Caserta e presidente del club "Unesco" di Caserta, nel corso dell’inaugurazione di ieri sera dell’Elmo di Fieramosca in piazza Umberto I a Capua. E questo direttamente ai micofoni di Erennio De Vita conduttore della speciale serata. Secondo Capriglione la piazza Umberto I di Capua, dove si eleva oggi la splendida struttura in bronzo di Casanova, “potrebbe essere intitolata benissimo a Ettore Fieramosca, perché tanto ad Umberto I non lo ricorda più nessuno”. Affermazione, a cui i numerosi presenti,il Sindaco Carmine Antropoli, Vittorio Sgarbi, Mauro Felicori, direttore della Reggia di Caserta, il presidente del Cira, Centro Italiano Ricerche Aerospaziali, Luigi Carrino, il presidente della Università di Caserta, Il sottosegretario alla Difesa, il sottosegretario ai Beni Ambientali e Culturali, e tre architetti tra cui due di nazionalità spagnola ospiti sul palco, hanno glissato con delicatezza e saper fare per non creare maggior danno a tale gratuita esternazione. In effetti una affermazione un po’ azzardata e fuori dalle righe soprattutto fatta, e pubblicamente, da una donna che di cultura ne mastica da anni, impegnata come è in prima linea con importanti incarichi proprio nel settore della Cultura.
Dichiarazione che lascia basiti e sgomenti, ancora, quanti credono nella storia come “maestra di vita” o comunque legati da un fatto di tradizione storica e familiare alla figura del Re Umberto I: che viene così ricordato in un brevissimo bozzetto storico sintetico ed obiettivo per le sue grandi azioni a favore del suo popolo.
Umberto I (Umberto Rainerio Carlo Emanuele Giovanni Maria Ferdinando Eugenio di Savoia;Torino, 14 marzo 1844 – Monza, 29 luglio 1900) fu Re d'Italia dal 1878 al 1900.Figlio di Vittorio Emanuele II, primo re d'Italia, e diMaria Adelaide d'Austria, regina del Regno di Sardegna, morta nel 1855. Il suo regno fu contrassegnato da diversi eventi, che produssero opinioni e sentimenti opposti.
Il monarca viene ricordato positivamente da alcuni per il suo atteggiamento dimostrato nel fronteggiare sciagure come l'epidemia di colera a Napoli del 1884, prodigandosi personalmente nei soccorsi, perciò fu soprannominato "Re Buono", e per la promulgazione del cosiddetto codice Zanardelli che apportò alcune innovazioni nel codice penale, come l'abolizione della pena di morte.
Niente da togliere a Fieramosca, ma Umberto I è UmbertoI per l'intitolazione della piazza. Un recente Re italiano, che passa alla nostra storia nazionale come il “ Re Buono”. E poi anche a detta di Sgarbi, la figura di Ettore Fieramosca, inorgoglisce i capuani, sembra semplicemente, perché il paladino delle eroiche gesta della famosa disfida di Barletta, sia nato a Capua. Poi di lui niente più. A Capua Fieramosca non c'è mai più ritornato. Un uomo apparso dal nulla, pochi giorni di gloria, e poi scomparso nel buio. Così anche come appreso in diretta dalla voce narrante fuori campo nel corso dell' inaugurazione dell’Elmo al momento della descrizione della storica figura di Fieramosca. Addirittura Sgarbi a proposto, con piglio ironico e satirico, ai realizzatori dell’opera di costruirne una identica a Barletta e lì dedicarla al Fieramosca. E quella di Capua dedicarla invece a Federico II che con Capua ha avuto un good feeling e familiarità. Una nuova opportunità anche per gli imprenditori.
Federico II, si ricorda, fece costruire la Porta di Capua, - una sorta di Arco di Trionfo tra due torri, posto a guardia dell’unico passo sul Volturno -, fra il 1234 ed il 1239. E lo fece costruire per emulare la grandezza di Roma. Nel suo genere era l’opera più bella del tempo e, allo stesso tempo, la più esplicita ideologicamente. Secondo affermati storici nazionali, infatti, doveva ricordare il potere della monarchia a chiunque facesse il suo ingresso a Capua la prima grande città del suo Regno.
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