Colosseo di Capua Vetere/ Preziosi: "Vi racconto il nostro Prometeo"
- ernesto genoni
- 8 giu 2016
- Tempo di lettura: 2 min
S. Maria Capua Vetere - Alessandro Preziosi rispetto all'iniziativa si è mostrato un vortice di ambizioni ed emozioni. Il piacione dal fascino mediterraneo simpatico e allo stesso tempo umile, in un suo sopralluogo con la troupe che metterà in scena il Prometeo il 24 giugno prossimo, si è detto onorato di poter calcare le scene di un siffatto gioiello della storia antica, unico al mondo e secondo, forse nemmeno, al Colosseo di Roma. “Sarà la mia prima volta all’Anfiteatro Campano e non vedo l’ora. - ha dichiarato nell'intervista rilasciata alla Stampa. - L’opera non è stata scelta a caso ma con l’auspicio che – partendo proprio da una realtà come quella casertana - diventi un monito a guardare avanti, oltre certi limiti, per costruire un futuro migliore”.

Alessandro Preziosi ha già iniziato il conto alla rovescia dei giorni che lo separano dalla sua prima esibizione a Santa Maria Capua Vetere, mancano ancora circa 16 giorni. Infatti, venerdì 24 giugno, alle ore 21, l’attore napoletano sarà all’Anfiteatro Campano per interpretare un originale “Prometeo”, durante una serata promossa dalla Fondazione Mario Diana Onlus in collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Archeologici di Santa Maria Capua Vetere. Il monologo, rilettura in chiave moderna del mito greco di Eschilo che Preziosi ha ideato con l’amico e produttore Tommaso Mattei, offrirà diversi spunti di riflessione agli spettatori.
“La scelta di interpretare un personaggio discusso come il titano Prometeo – ha rivelato Alessandro –, amato e odiato allo stesso tempo, diventa metafora della condizione in cui versa non solo il Sud ma l’Italia intera. Un Paese ricco di possibilità e talenti ma attualmente distrutto dall’egoismo di chi continua a pensare ai propri interessi calpestando l’altro e la propria terra. Prometeo sfida Zeus con l’inganno per aiutare gli uomini, e per questa sua furbizia sarà condannato ad una terribile punizione. La sua storia mi affascina perché nasconde una doppia – e sempre attuale - chiave di lettura: nella vita bisogna impegnarsi per gli altri, per il bene comune, anche a costo di pagare con il proprio sacrificio scelte giuste. Ma entro certi limiti, quei limiti che invece Prometeo superò per il desiderio di onnipotenza”.
Da qui il profondo legame tra la storia del titano greco e la vita di Mario Diana, l’imprenditore casertano, vittima innocente di camorra, nel cui nome è stata istituita la Fondazione Mario Diana. Lo spettacolo all’Anfiteatro, infatti, rientra tra le celebrazioni promosse per concludere il Trentennale della sua morte, che lo scorso anno fu commemorato proprio da Preziosi con Le Confessioni di Sant’Agostino, al Belvedere di San Leucio. Lo spettacolo sarà anche l’occasione per presentare il nuovo progetto della Fondazione Mario Diana, intitolato proprio “Prometeo”, che prenderà il via dall’autunno prossimo per offrire concreti supporti alla formazione universitaria di giovani talenti.
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