Manicomi Giudiziari/ Chiude l’OPG di Aversa. In arrivo altri detenuti campani
- ernesto genoni
- 15 giu 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Aversa - Dopo la rivoluzionaria riforma dell’assistenza psichiatrica avvenuta in Italia con la legge 180 del 1978, stiamo assistendo ad una nuova e altrettanto audace riforma che, così come previsto dalla Legge 30 maggio 2014 n.81, porterà alla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) e alla contestuale attivazione delle REMS (Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza). Le REMS sono strutture ricettive a carattere sanitario ma che rispondono anche a criteri di custodia poiché accoglieranno i pazienti con disturbo psichico, autori di reato, ritenuti non dimissibili dagli OPG.

E così oggi, ad Aversa (Ce), con il trasferimento degli ultimi due pazienti chiude definitivamente l’ex OPG della contea normanna. Altri tre pazienti, degli ultimi cinque rimasti nell’istituto campano, - ci è stato riferito nel corso di un incontro - hanno già lasciato la struttura lunedì scorso per essere trasferiti, in base al principio della territorialità, nella REMS di Palombara Sabina, nel Lazio, dove risultano residenti.
L’ex OPG di Aversa, intitolato a Filippo Saporito, celebre alienista e direttore del manicomio giudiziario nel 1907, è stato il primo manicomio giudiziario del nostro Paese. Ospitato in un convento cinquecentesco, nel 1876 accolse una sezione per maniaci, primo esperimento che portò, nel regolamento carcerario del 1891, alla istituzione dei manicomi giudiziari. Nel 1975 i manicomi giudiziari assunsero la denominazione di ospedali psichiatrici giudiziari.
Riconversione della struttura
Il Capo del Dipartimento Santi Consolo ha emanato una direttiva per la riconversione della struttura in istituto penitenziario ordinario a custodia attenuata ad alto indice trattamentale con una capacità ricettiva di circa 270 posti detentivi. Sono già 70 i detenuti ospitati nella sezione ordinaria, altri 25 arriveranno nei prossimi giorni dalla casa circondariale di Napoli Poggioreale “G. Salvia”, soluzione che permette di decongestionare gli istituti campani. I trasferimenti avverranno nel rispetto del principio della territorialità.
Un’area verde di circa 10.000 mq
La struttura aversana - ci è stato riferito - risulta particolarmente idonea per l’attivazione di progetti trattamentali, tenuto conto che dispone di un’area verde di circa 10.000 mq, di un’ampia sala teatro, di una sala convegni, di un campo sportivo e di spazi adeguati per laboratori. Allo stato sono all’esame di Cassa Ammende progetti di ristrutturazione di alcuni reparti, che si aggiungeranno agli interventi di adeguamento strutturale già realizzati.
La Regione Lazio l’8 giugno scorso ha inaugurato il secondo modulo della REMS di Palombara Sabina (RM), che si aggiunge a quello già attivo dall’estate scorsa, e alle REMS di Pontecorvo (FR), di Subiaco (RM) e di Ceccano (FR). La programmazione del trasferimento degli ultimi cinque pazienti è stata curata dal competente Ufficio della Direzione Generale dei Detenuti e del Trattamento del DAP.
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