Il giallo del pizzaiolo di Caserta. I genitori si costituiscono parte civile: non credono alle confe
- ernesto genoni
- 9 lug 2016
- Tempo di lettura: 2 min
"E' assurdo, è assurdo! Amava troppo la sua vita." afferma pacato il padre della vittima. Sconvolgente la notizia appresa ieri del giovane piazzaiolo casertano, Marco Mongillo, trovato morto, nella casa in un parco vicino la sua abitazione, con un colpo di pistola. Il fratello Vincenzo con la madre lo hanno trovato così in una pozza di sangue. I due non credevano ai loro occhi, il ragazzo con un foro in fronte e sangue dappertuto. Un ragazzo, hanno detto i genitori che amava il proprio lavoro, era calmo e desiderava tanto farsi una famiglia con la sua fidanzata con la quale tra pochi giorni dovevano partire per un viaggio in Francia. Ha fatto veramente rimanere tutti allibiti in una giornata di afa impossibile la storia del ragazzo casertano ventenne. Dalle confessioni dirette emerge che sarebbe stato un gioco, un voler dimostrare capacità, un gioco che gli inquirenti sembra associno ad una sorta di prova di coraggio. Ma non sappiamo ancora con certezza. La madre di Marco con il padre non crede alla versione della confessione e dicono che si costituiranno parte civile. Le indagini, anche con la confessione piena dei due fratelli, sono ancora in pieno corso. Così i Carabinieri della Compagnia di Caserta hanno proceduto all’arresto, in flagranza di reato per omicidio, detenzione abusiva di arma con matricola abrasa e ricettazione, di Z.A. ventenne, residente a Caserta.

ANTEFATTO
I militari dell’Arma, alle ore 15.00 circa di ieri, su segnalazione del 118, sono intervenuti presso l’abitazione di Z.U. ventenne, del luogo, in atto sottoposto agli arresti domiciliari. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che poco prima, suo fratello Z.A. , ostentando il possesso di una pistola a M.M.cl. 1996, di Caserta, che si era recato unitamente a suo fratello presso l’abitazione dell’amico, gli puntava, per spavalderia, l’arma alla testa facendo partire il colpo mortale.
Dopo il delitto uno dei giovani si allontanava frettolosamente liberandosi dell’arma gettandola all’esterno dell’abitazione.
A seguito delle immediate e pressanti ricerche, il fuggitivo si è presentato presso il Comando Compagnia Carabinieri di Caserta rilasciando piena confessione.

Le immediate indagini hanno consentito il recupero, sulla rampa del garage sottostante l’abitazione di una browning cal. 7,65 con matricola abrasa contenente ancora un proiettile incamerato e altri cinque nel serbatoio. Nel corso del sopralluogo, invece, è stato rinvenuto, da parte dei Carabinieri della Sezione Rilievi del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta, un proiettile dello stesso calibro. Tutto sottoposto a sequestro. rilievo L’arrestato è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere e posto a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
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