Industrie/ Crisi del bacino Caserta. 1300 lavoratori senza salario. Famiglie vittime.
- ernesto genoni
- 25 lug 2016
- Tempo di lettura: 2 min
CASERTA - Bacino di crisi industriale di Caserta. Un incubo per tanti lavoratori come quelli della Ixfin, Formenti, Siltal etc. Il numero di aziende chiuse è alto e la Regione ha aperto la questione. Una piaga abissale. Ma in questa settimana il ministero del Welfare e la Regione Campania, con il Governatore De Luca, primi referenti istituzionali sono chiamati a trovare soluzioni immediate per i 1300 lavoratori del bacino di crisi industriale di Caserta, esclusi per molti da azioni di riqualificazione e reinserimento nel tessuto produttivo. Drammatica la situazione. Come possiamo dimenticare Salvatore, operaio di 43 anni, aveva lavorato nella Ixfin, poi disoccupato senza remissione, di San Giovanni a Teduccio che il 12 luglio scorso, colto dalla disperazione, ha fatto il gesto estremo, si è tolto la vita, lasciando la moglie con due bambine piccole (RIP). Unanime il cordoglio di tutti i colleghi e conoscenti.

E oggi nell'incontro di mercoledì 27 a Roma si spera in una manovra di salvataggio per tutte quelle maestranze di siti dismessi, escluse da qualsivoglia riconoscimento di tipo salariale. Gravissime e pesanti le ripercussioni sul reddito di tante famiglie.
"La parola chiave è dare dignità al lavoro. Niente più ammortizzatori o fondi a pioggia, ma piani mirati" - così l'assessore Regionale al Lavoro, Sonia Palmieri.
«La cosa inammissibile - emerge dal dibattito tra i sindacati e i partiti coinvolti - è che tanta disparità verrebbe a configurarsi tra i lavoratori della stessa azienda con una penalizzazione ancor più forte che colpirà le maestranze che hanno superato i 50 anni d’età». Una follia assoluta! Logica esclusiva di una realtà contrattuale eccessivamente burocratizzata. Estremizzata, cieca e senza alcuna pietà. Forse solo l'incontro di mercoledì prossimo, 27 luglio, a Roma potrà alleviare le sorte di tutti i lavoratori coinvolti in maniera equa e senza distinzione.
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