1300 operai del Bacino di Crisi: “A Poletti, giovedì chiediamo le ragioni delle discriminazioni sug
- ernesto genoni
- 26 lug 2016
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Nell’incontro di giovedì 28 luglio prossimo a Roma tra il Ministro del Lavoro e Regione, Politica e Sindacati – chiedono i 1300 operai - a Poletti bisognerà chiedere a chiare lettere, le palesi discriminazioni che la legge del governo ha creato sugli ammortizzatori sociali.
“Nonostante una lunga fase di concertazione da noi cercata, voluta e proposta per il bene della nostra economia – noi del “Bacino di Crisi di Caserta” - che comprende circa 1300 operai licenziati provenienti dai fallimenti di numerose fabbriche della provincia di Caserta di cui, negli anni, recuperati solo 36 e altri mantenuti in vita con l’ossigeno - denunciamo ancora - la situazione di ‘stallo istituzionale’ che non accenna a sbloccarsi mettendo in difficoltà il futuro della nostra martoriata provincia di Terra di Lavoro.”

Negli anni non si è riusciti a trovare una via di uscita per migliaia lavoratori che denunciano ancora “… l' immobilismo istituzionale colpevole di aver abbandonato a se stesso uno dei territori chiave del patrimonio economico italiano, della nostra amata regione Campania.”
Farraginose e lente le procedure burocratico amministrative. Infatti “…la burocrazia lenta – hanno denunciato quelli del Bacino di Crisi - sta rallentando le erogazioni di investimenti europei e imponendo adempimenti che ci costano il nostro futuro lavorativo. A farne le spese è tutto il territorio regionale, con ritardi inaccettabili sulla revisione delle aree vulnerabili e sulle erogazioni di fondi del Piano regionale di Sviluppo rurale che interessa il lavoro (lotta integrata) e giovani. Il dubbio sorge spontaneo.”
"NOI SIAMO SENZA STIPENDIO DA OLTRE UN ANNO E MEZZO..." Se questi sono i risultati delle politiche per il lavoro sbandierate da anni, noi lavoratori siamo rovinati. "RESTANO SOLO PROCLAMI ... SOLO 36 OCCUPATI."
“Accogliamo – dicono i 1300 lavoratori del Bacino di Crisi casertano - con ansia e preoccupazione le promesse fatte dall'Assessore Regionale al Lavoro Sonia Palmeri e per questo terremo monitorate le decisioni della Regione, affinché gli impegni presi davanti ai lavoratori si trasformino in azioni. Solo i fatti potranno dare soddisfazione a tutti noi lavoratori, ma finiamola però di sbandierare con la demagogia l'impegno da prendere, oggi noi vogliamo le certezze. Con le certezze si potranno avere garanzie, vogliamo le vere aziende pronte ad investire, con le multinazionali il lavoro potrà vivere.”
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