Famiglia vive e dorme nella stazione di Aversa. Appello dei Verdi al Comune e alla Caritas
- ernesto genoni
- 27 lug 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Dove sono i servizi sociali? E la solidarietà dei viaggiatori? Dov'è - scrive Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi. Chiaramente subito attivati i servizi sociali del Comune di Aversa con l'assessore al ramo, nuova amministrazione insediatasi da poche ore, e la Diocesi con la Caritas.

E poi Borrelli spiega nella nota la triste storia di una coppia di due borderline che hanno trovato un bivacco da venerdì scorso, con due bimbe piccole, su di una panchina nella stazione ferroviaria di Aversa. Una foto che ha fatto il giro del mondo e dice “.../ In rete sta circolando una foto che dovrebbe porre molti interrogativi sulla gestione delle politiche sociali, ma anche sulla rete dell’assistenza oltre che sulla sensibilità di tutti in alcune zone della Campania perché non si può lasciare che una famiglia, con due bambine piccole, viva in una stazione ferroviaria come se fosse casa loro”. Con Borrelli, anche Gianni Simioli, ideatore de La Radiazza, “.../la foto postata da una guardia giurata è uno schiaffo in faccia per chi crede che in un Paese civile una famiglia con bimbi piccoli non dovrebbe essere costretta a vivere in una stazione ferroviaria”. E c'é anche il commento della guardia giurata che li ha fotografati “.../ che ha postato la foto ha raccontato che le bimbe piangevano perché avevano fame e qualcuno è andato a comprare qualcosa da mangiare mentre lui stesso ha portato delle coperte” hanno aggiunto Borrelli e Simioli sottolineando che “questo dimostra che non tutti coloro che hanno visto quella famiglia hanno preferito voltarsi dall’altra parte”. “Dove sono i servizi sociali? - continua la nota - Quella famiglia non vive in un posto isolato, ma in una stazione ferroviaria dove, tra l’altro, passano migliaia di persone, possibile che nessuno se ne sia accorto? Possibile che nessuno si sia posto il problema di trovare una soluzione ai problemi che hanno costretto quella famiglia in quelle condizioni?” Borrelli e Simioli auspicano a questo punto “un intervento immediato dell’Amministrazione comunale .../ e deve trovare una sistemazione per quella famiglia, una volta conosciuti i motivi per cui si è ridotta a vivere in quelle condizioni”. “Chiaramente, - chiedono Borrelli e Simioli - ai servizi sociali di non adottare la misura più semplice: togliere le bambine, strappandole ai loro genitori” hanno concluso Borrelli e Simioli per i quali “qualora fosse possibile, la soluzione migliore sarebbe aiutare la famiglia tenendola unita”.
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