Il Centro Islamico Culturale d'Italia insegnerà la lingua italiana agli Imam presenti a Roma
- ernesto genoni
- 2 ago 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Cattolici e Mussulmani in preghiera insieme. E’ una esperienza unica nel suo genere che garantisce la pace dei popoli e la garanzia di armonie e fecondità politica delle nazioni. E insieme ci arriva la notizia della decisione della formazione degli imam, presenti nella Capitale, per l'apprendimento della lingua italiana e dell'ordinamento legislativo impartite da parte del Centro Islamico Culturale d'Italia. "Insieme ai fratelli musulmani che sono qui oggi, ad allietare questa celebrazione, chiediamo al Signore il dono della pace". Così il Vescovo ausiliario di Napoli, monsignore Gennaro Acampa, nella messa nella Cappella del Tesoro di San Gennaro del Duomo di Napoli al quale ha partecipato una delegazione della federazione regionale della Campania della Confederazione Islamica in segno di solidarietà per l'omicidio del sacerdote cattolico, padre Jacques Hamel, avvenuto in Francia. Così come in altre chiese anche europee. Facendo seguito alla celebrazione Abdullah Cozzolino, segretario generale della Confederazione islamica italiana.

"La nostra presenza in chiesa - ha detto Cozzolino - è la testimonianza di uomini di fede per ribadire l'importanza dei luoghi religiosi, dei riti religiosi e dei ministri di culto, a qualunque fede appartengano". "I propositi criminali - ha continuato - non appartengono alla nostra fede, non appartengono a nessuna fede, come ha ribadito molto bene Papa Francesco. “Non è possibile una guerra di religione. Le religioni conducono alla pace.” Noi ribadiamo in modo chiaro la nostra ferma convinzione al "no" contro qualsiasi forma di radicalismo. Ci impegniamo e proseguiremo in questo senso per evitare che possano, anche solo minimamente, avvicinarsi queste idee".
Intanto - si legge in una nota - il Centro islamico culturale d'Italia ha deciso di avviare un corso di lingua per formare le guide del culto islamico presenti nella Capitale. Infatti a presto un corso di aggiornamento per gli imam, paragonabili a guide di religiosi, e l'insegnamento della lingua italiana. A lanciare il nuovo progetto il Centro islamico culturale d'Italia, che gestisce la grande moschea di Roma. In una nota diffusa dal segretario generale del Centro islamico, Abdellah Redouane, si legge che "nel corso di un'assemblea tenuta ieri sera con gli imam della città di Roma abbiamo deciso di avviare un corso di lingua italiana per formare le guide del culto islamico presenti nella Capitale, da tenersi ogni sabato nella scuola della Grande moschea". Redouane si dice convinto che ..."gli imam dovranno avere una formazione civica e una conoscenza dell'ordinamento italiano".
"Tutti i Paesi - ha concluso Cozzolino rispondendo ai giornalisti - si adoperino per rendere più efficaci i processi di integrazione. Bisogna evitare che ci siano forme di marginalità all'interno dei contesti nazionali europei. Da parte nostra dobbiamo dare la nostra testimonianza culturale e religiosa per fare in modo che si ribadisca in modo chiaro la nostra scelta netta contro qualsiasi forma di terrore, di violenza, di morte".
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