L'USSI esprime solidarietà al giornalista Marotta. Tilia: “Ho letto insinuazioni inaccettabili”

A seguito di un articolo apparso su il Mattino di Caserta sul nuovo assetto societario della Casertana Calcio, l’Ussi Caserta esprime - attraverso una nota inviata dal fiduciario provinciale Lucio Bernardo - la solidarietà al collega Domenico Marotta collaboratore del quotidiano Il Mattino, per i commenti ricevuti da parte della dirigenza della Casertana. "Si possono - commenta Lucio Bernardo - non condividere i contenuti degli articoli, il dissenso può essere espresso senza però mai dimenticare e travalicare le regole della civile convivenza e della buona educazione.

“Avrei voluto non parlare più, ma le insinuazioni che ho letto stamattina sono inaccettabili”. Il copresidente Luca Tilia ha voluto convocare un’urgente conferenza stampa per chiarire alcuni aspetti relativi ai possibili ingressi in società: “Si è parlato dell’onorevole Conte e del suo interessamento, insieme ad altre persone, all’acquisizione di una parte delle mie quote. Ebbene ho letto cose gravissime. Si è parlato di una condanna di primo grado, senza poi dire che successivamente è stato completamente assolto. Non si può gettare fango così su un professionista ed arrivare ad insinuare che la Casertana sia oggetto di infiltrazioni malavitose. Non posso accettare tutto ciò. Stiamo lavorando per porre le basi ad un progetto proiettato al futuro e l’ingresso di nuovo soci rappresenta una tappa importante per la crescita di questa società. Ed, invece, uscite di questo tipo, superficiali e gratuite sugli organi di informazione, rischiano di pregiudicare il tutto e metterci in cattiva luce. Da questo momento ordino il silenzio stampa di tutta la società, dirigenti, staff tecnico e calciatori non parleranno fino a nuovo ordine. Si è poi dipinto un quadro fantasioso fatto di cene con Lombardi a Capri e di altri intrecci. Si sta esagerando. Così si fa il male del calcio a Caserta. Un mese e mezzo fa la Casertana ha rischiato di scomparire. Nonostante ciò, ogni giorno non manca occasione per attaccarci in maniera ingiustificata. Accetto le critiche dei tifosi perché sono frutto di un amore smisurato per questa maglia. Ma non quelle poste in essere da altri in maniera sprovveduta. Si continuano a dire cose non vere. Che io sia l’uomo di altri. I fatti parlano chiaro. Se non era per me, Corvino e Pascarella non eravamo qui a parlare di calcio”.

Corvino: “Giusto restare in silenzio da ora”

A prendere la parola, poi, è il copresidente Pasquale Corvino: “Non capisco perché spesso e volentieri vengano fuori notizie fuori luogo. Ho visto pubblicare cifre e bilanci; indiscrezioni che non hanno fondamento. Alla gente non interessa di conoscere i nostri conti, ma che in campo vada una squadra che faccia loro onore. Non abbiamo nulla da nascondere. Leggere cose non vere su chi ancora non è entrato in società è un altro segnale non rassicurante. Dispiace, anche perché ho sempre creduto che sia importante avere un rapporto di sana collaborazione con al stampa. Ma in questo caso si è usciti fuori dalle righe. Giusto restare un po’ in silenzio, dare modo a questa società di lavorare, consolidarsi e dare un futuro al calcio rossoblu”.

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