G7/ Caserta esclusa come sede dell'incontro. Paduan opta per Bari
- ernesto genoni
- 27 set 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Caserta - Tanta confusione ed agitazione negli ambienti locali. Ancora nessuna chiarezza sui motivi veri dell'esclusione di Caserta come sede dell'incontro del G7Economia. Un evento di alto livello, dicono in molti operatori, che avrebbe dato tono e visibilità a Caserta e alle sue ricchezze culturali e turistiche. Dispiaciuti il sindaco di Caserta Marino e amareggiato il governatore De Luca. Ma il ministro Paduan ha deciso: il G7 si farà a Bari. La verità vera non c'è. Solo illazioni. Ogn'uno dice la sua. Tra le tanti ragioni dell'esclusione anche quella della difficoltà di gestione in sicurezza di una delle maggiori strutture ricettive della zona scelte per l'evento da una commissione ministeriale speciale, struttura sita proprio a ridosso dell'autostrada del Sole, che all'ultimo momento sarebbe risultata non praticabile. A nostro parere difficoltà sormontabile o con la deviazione del tratto o con il cambio di location alberghiera. A detta invece del sindacato di Polizia il Coisp, con il presidente Raimondi - in una nota informativa di qualche giorno fa - che fa da cassa di risonanza del pensiero di molti operatori del settore - il problema è da ricercare nella carenza di uomini e mezzi, che, sempre a nostro parere, si sarebbe potuto, ancora una volta, risolvere con l'arrivo di uomini e mezzi da fuori regione e/o provincia, in quantità desiderabile. Da non non escludere l'avvicendamento immediato ai vertici della Questura di Caserta come già annunciato sempre dal Coisp. Nella nota infatti veniva ricordato: "A breve- così i leader regionale e provinciale del sindacato di polizia Coisp - si insedierà il nuovo Questore di Caserta a cui ripeteremo per l'ennesima volta le problematiche che affliggono gli uffici, con la speranza che sia la volta buona.

"La bocciatura di Caserta al G7 - commenta a proposito Giampiero Zinzi, consigliere regionale di Forza Italia - è un fallimento per l'immagine dell'intera città ed ha due tipi di responsabilità ben precise.Le criticità riscontrate non ci meravigliano. Da un anno la nostra Reggia di Caserta è al centro di un'attività di rilancio tanto pubblicizzata, ma che al momento - viste le problematiche quotidianamente riscontrate dai cittadini - dobbiamo convenire che resta sulla carta. Non giustifica neanche il fatto che alcune carenze della città siano ormai croniche, perché questo impone un impegno concreto da parte un'amministrazione che ad oggi si è distinta solo per i proclami e le beghe interne. Che questa bocciatura sia da esempio e determini un'inversione di tendenza. Per rilanciare Caserta occorre un bagno d'umiltà".
Comments