Sagra della Castagna/ Contro il "cinipide" speciale edizione a Roccamonfina per il 40° ann
- ernesto genoni
- 3 ott 2016
- Tempo di lettura: 2 min
La sagra per eccellenza, quella della castagna e dei funghi porcini, festeggia i suoi 40 anni con il Mese della Castagna e dei Funghi! Ancora in corso la fase delicata della programmazione di un evento di vaste dimensioni come quello che gli organizzatori si propongono per quest'anno. Quest'anno infatti la sagra durerà per tutto il mese di ottobre con cadenda settimanale. Per la prima volta durerà un mese: 8-9 ottobre, 15-16ottobre, 22-23 ottobre, 29-30 ottobre, 31 ott-1 novembre.

Ma il raccolto quest'anno ha dovuto subire ancora un forte calo di produzione. Si parlava gia in agosto di un calo pari al 95% della produzione.
"È ancora in crisi il settore castanicolo italiano per colpa del cinipide galligeno del castagno che sembra non voglia allontanarsi dagli areali campani, dove continua la lotta biologica al controllo. - A dichiararlo Andrea De Giorgi da "Sumitomo Chemical Italia" - Una lotta di controllo senza esito positivo, nonostante gli sforzi e i programmi che l’amministrazione continua a portare avanti.
E proprio per questo si preannuncia una raccolta negativa di castagne per la stagione 2016, addirittura la peggiore di sempre. Si stima una raccolta di circa 15mila quintali secondo i dati emersi a seguito del confronto con le associazioni di categoria al tavolo, convocato la scorsa settimana dell’assessorato alle Politiche agricole della Regione Campania alla presenza di Franco Alfieri e Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale.
Nonostante i programmi di difesa in atto, volti a contenere gli attacchi sempre più frequenti del cinipide galligeno, la situazione attuale è altamente critica. Sono pochi i ricci presenti e per quelli si spera che completino il ciclo di maturazione senza subire danni.
Per la raccolta di castagne 2016 si prevede un crollo del 95% e una produzione che difficilmente supererà i 15mila quintali, rispetto allo standard produttivo della regione pari a 300mila quintali.
Si ritorna quindi indietro, dopo la ripresa del raccolto 2015 con 60mila quintali, preceduta dai 45mila quintali del 2014.
Effettivamente nel 2014 il livello della produzione era arrivata a 85%, il minimo storico.
Coldiretti in collaborazione con altre associazioni, richiede l’attivazione della misura 4 del Psr 2014-2020, con priorità per le aziende castanicole negli investimenti agronomici. Inoltre si richiede un’indennità per i castanicoltori per il loro impegno nella tutela di aree a rischio abbandono.
Coldiretti Campania richiede anche l’avvio di un iter ad hoc per la formulazione di una legge regionale sulla castanicoltura, affinché siano regolamentate le pratiche agronomiche corrette da mettere in pratica."
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