Conferenze/ La storia del Cavallo Napolitano in una speciale conferenza al Liceo Giannone
- ernesto genoni
- 11 ott 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Caserta - In concomitanza del 55 concorso ippico alla Reggia di Caserta, uno speciale convegno su il "Cavallo napolitano e la tradizione dell'arte equestre a Caserta", si svolgerà mercoledì prossimo, 12 ottobre presso il Liceo "Giannone" di Caserta. Tra gli interventi quelli del presidente dell'Istituto di Storia Patria casertano, Avv. Alberto Zaza d'Aulisio, sulla scorta di pregiate documentazioni.


Il cavallo occupa anche a pieno campo, su fondo giallo senape, lo stemma della Provincia di Napoli, che una volta comprendeva anche il territorio dell'attuale provincia di Caserta fino a Gaeta.
Cinque anni fa, il 2011, nasce a Napoli l’Accademia di Arte Equestre Napoletana secondo una tradizione nata a Napoli nel XVI secolo grazie a Federico Grisone, primo cavallerizzo nella storia a pubblicare un trattato di equitazione, col proposito di restituire a Napoli il simbolo che ha incarnato la storia e la tradizione equestre, l’arte del cavalcare che da Napoli si è diffusa in tutta Europa. Il Cavallo Napoletano è una razza che ha origine nella piana tra Napoli e Caserta. "È allevato esclusivamente in Regione Campania in particolare nella Provincia di Napoli" ed è riconosciuto dal Governo Italiano. Secondo Gouraud, "un appassionato allevatore (Raffaele Maresca ) ... sta cercando di ricostruirla". Il tentativo, sembra secondo indiscrezioni e quanto riporta Wikipedia, è basato su un singolo stallone, Neapolitano "Il Vecchio", che è appartenuto al Maresciallo Tito come puledro e poi venduto ad un allevatore serbo, da cui venne acquistato e portato in Italia nel 1989. Il Napoletano è anche noto come una delle quindici razze di cavallo indigene "razze a distribuzione limitata" attualmente riconosciute dall'AIA, l'associazione degli allevatori italiani, sotto i termini del decreto del Ministero D.M. 24347 datato 5 Novembre 2003; il suo stato è stato indicato come critico nel 2007 dalla Food and Agriculture Organization delle Nazioni Unite. Nel 2005, una popolazione totale di 20 fattrici e 4 stalloni erano a registro.
Caratteristiche.
Stando allo standard di razza l'altezza minima è di 150 cm al garrese, il mantello può essere baio, morello, sauro bruciato,grigio.
La conformazione deve essere la seguente:
testa: altera, quadrata, fronte ampia, occhi grandi, profilo diritto convesso nel tratto nasale ed accentuato nell'appiattimento delle narici, orecchie piccole e mobili;
collo: muscoloso, lungo elegantemente arcato, criniera folta e lunga;
spalla: muscolosa, ben inclinata, lunga, ben attaccata, alta rilevata al livello del garrese;
garrese: grosso, elevato, incluso nell'ampia base del collo;
linea dorso-lombare: dritta, di lunghezza giusta;
groppa: raccolta, larga, quasi doppia, arrotondata, coda attaccata bassa o mediana, folta e lunga;
petto: ampio;
torace: profondo;
arti: proporzionati, molto muscolosi, in particolare i posteriori, asciutti e tendini rilevati;
articolazioni: larghe ed asciutte;
andature: eleganti, rilevate, incedere maestoso;
appiombi: regolari.
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