Industrie/ Intensificati i controlli su smaltimenti rifiuti e lavoro nero
- ernesto genoni
- 23 ott 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta ha intensificato negli ultimi giorni i controlli in tutto il territorio della Provincia per contrastare, tra l’altro, il fenomeno del sommerso da lavoro e di impresa, nonché l’illecito smaltimento di rifiuti industriali, con particolare attenzione alla provincia di Caserta.
Il piano operativo, nell’ambito del quale sono stati effettuati diversi controlli, ha consentito di individuare complessivamente 27 lavoratori in “nero”, nonché di constatare numerose violazioni alla normativa sulla sicurezza degli ambienti di lavoro e sul corretto smaltimento dei rifiuti industriali, anche speciali.

In particolare, I finanzieri del Gruppo di Aversa hanno effettuato un accesso presso un opificio in Gricignano d’Aversa, operante nel settore del confezionamento di abbigliamento, riconducibile ad una ditta intestata ad un trentaduenne extracomunitario residente nel predetto comune casertano, che provvedeva a realizzare dei semilavorati poi utilizzati da altra impresa di confezioni della zona.
All’interno della fabbrica i militari hanno identificato 21 cittadini bengalesi, intenti a lavorare alle cucitrici industriali, di cui 9 impiegati totalmente in nero e privi di permesso di soggiorno.
Nei locali ispezionati, chiaramente inadeguati per le lavorazioni in corso e per la numerosità degli addetti, sono stati rinvenuti circa 100 kg. di scarti della lavorazione tessile stipati in sacchi di plastica pronti per essere smaltiti illegalmente nelle campagne dell’Agro-Aversano, atteso che il titolare dell’opificio non è stato in grado di esibire alcun documento attestante il regolare conferimento dei rifiuti a ditte specializzate del settore.

A seguito delle rilevanti violazioni riscontrate, il proprietario dell’azienda è stato segnalato alla competente Autorità Giudiziaria per rispondere dei reati in materia ambientale, nonché per l’impiego di manodopera irregolare e per le violazioni sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. L’azienda e le attrezzature industriali (23 cucitrici e 4 stiratrici) sono state sottoposte a sequestro ed i lavoratori clandestini lì impiegati, dopo essere stati anch’essi deferiti alla Procura della Repubblica di Napoli Nord per il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato, sono stati accompagnati presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Caserta per le procedure di espulsione.
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