Messa in sicurezza del Mariconda. Ultimati i lavori. Il Sindaco riapre la circolazione.
- ernesto genoni
- 7 nov 2016
- Tempo di lettura: 3 min
REGIONALE - SALERNO - Il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli domani mattina martedì 8 novembre alle ore 9.00 si recherà presso la Rotatoria del Parco Arbostella-Mariconda dove sono stati ultimati i complessi lavori d’ingegneria idraulica sotterranea che hanno permesso la messa in sicurezza del Torrente Mariconda. Un intervento iniziato quest'anno e diviso in due fasi la prima di circa 2 milioni di euro l'altra di un milione. Lavori che sono cominciati a marzo scorso e che hanno creato un grosso impegno per la viabilità locale risolto grazie alla disponibilità di aree private concesse gratuitamente dai proprietari locali di terreni.

Il Sindaco illustrerà in loco le caratteristiche dell’intervento che s’inserisce nel più vasto programma di messa in sicurezza idrogeologica dei torrenti cittadini allo scopo di prevenire e scongiurare devastanti esondazioni. Sarà quindi anche riaperta alla normale circolazione veicolare la rotatoria Arbostella-Mariconda, snodo nevralgico per la circolazione urbana ed extraurbana.
Questo il quadro tecnico dei lavori eseguiti
Il bacino imbrifero del torrente Mariconda ha una superficie di circa 4,56 Kmq lungo cui si sviluppa ’asta fluviale per una lunghezza di circa 3,68 Km. L’alveo, da monte verso valle, si presenta inizialmente nella sua originale morfologia caratterizzati dai sui aspetti naturalistici più propri, per poi essere intubato, nei pressi della tangenziale, in corrispondenza dei primi attraversamenti stradali e diventare completamente intubato all’altezza del parco Arbostella fino alla foce in prossimità della Torre Angellara. L’intervento di sistemazione idraulica del torrente è ripartito in più lotti in ragione dei finanziamenti assegnati. Gli interventi previsti nel primo lotto possono così riassumersi: − 1° tratto dal mare fino alla strada statale 18 delle Calabrie: dal rilievo effettuato è risultato che alcune sezioni esistenti sono estremamente ridotte ed assolutamente inadeguate alle portate di piena previste. Pertanto, il progetto prevede l’adeguamento delle sezioni da realizzare mediante il completo rifacimento del primo tratto intubato esistente, in corrispondenza dei lidi balneari, ed il successivo tratto di canale scoperto fino ai sottopassi della via S. Allende e delle FF.SS. (linea Salerno - Reggio Calabria). Questi sottopassi, invece, non saranno modificati in quanto sono risultati di dimensioni adeguate alle portate di piena. In prosecuzione, è prevista la demolizione dell’intero canale con relativa soletta lungo tutto il confine del parco Arbostella e la ricostruzione di un canale scoperto in c.a. di sezioni adeguate a contenere le portate di piena. − 2° tratto dalla strada statale 18 delle Calabrie fino alla via Premuda: il progetto prevede la completa demolizione del tombino esistente e la realizzazione di un nuovo scatolare inc.a. di sezione adeguate. Inoltre, è prevista l’eliminazione dell’angolo a gomito esistente in prossimità della strada statale 18 mediante un raccordo ad ampio raggio di curvatura. Tale tratto scatolare terminerà a monte della strada statale 18 e si raccorderà con un nuovo canale scoperto in c.a., per rispettare quanto prescritto dall’innanzi citato decreto n° 29 del 17/01/2006 del Genio Civile di Salerno, fino in prossimità della via Premuda. Lungo quest’ultimo tratto sarà realizzato un breve tratto coperto per consentire il collegamento viario di una strada esistente. Infine, il nuovo canale si raccorderà con lo speco esistente mediante un muro di gabbioni opportunamente sagomato. Gli interventi previsti nel secondo lotto possono così riassumersi: L’intervento si propone di adeguare la sezione esistente dell’alveo, per assicurare il deflusso di una portata di piena centennale, e di evitare fenomeni di occlusione della sezione dell’alveo, dovuti a fenomeni di franamento della copertura di piroclastici e di grossi blocchi rocciosi, con conseguente rigurgito dei tratti intubati ed esondazione dei canali presenti nelle aree urbanizzate e densamente abitate. Nel primo tratto si prevede la risagomatura delle sponde e degli argini realizzati con tecniche di ingegneria naturalistica. Dove la pendenza del terreno produce velocità maggiori, per cui l’erosione è più accentuata, è prevista la creazione di piccoli salti di 30 cm, ottenuti mediante la sovrapposizione di materassi metallici di tipo Reno, riempiti di pietrame. Più a valle, nella zona della cava Marangone, è prevista una briglia selettiva a fessure atta a bloccare il trasporto dei materiali di maggiore pezzatura Di seguito si attua l’eliminazione del canale aperto sotto la tangenziale e del successivo tratto intubato: sarà realizzato un nuovo tratto intubato, con la posa in opera di uno scatolare di sezione adeguata, che consentirà l’allargamento della strada e la realizzazione di un marciapiedi, per assicurare l’incolumità dei pedoni. Più a valle, fino alla zona più urbanizzata, l’alveo verrà sistemato con tecniche di ingegneria naturalistica, salvaguardando la vegetazione e le querce esistenti
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